Preparazioni di base

Bocconcini di pollo con salsa agrodolce

giovedì, aprile 30, 2009

Ammetto qui, pubblicamente, una mia debolezza: ho una passione per quei piccoli bocconcini di pollo che vendono nei fast food e impazzisco quando li intingo nella loro salsina agrodolce dal lieve sentore di albicocca. So per certo che devono contenere delle droghe, non scherzo, creano una sorta di dipendenza!!
Ora dopo aver visto “Super size me”, la parte ragionevole di me ha capito … , e confesso che non sono più riuscita ad entrare in uno di quei posti, ma la voglia di quei bocconcini mi è rimasta… quindi ho pensato di provvedere da sola.

Pastella per frittura

Ingredienti per 500 gr di carne circa

100 gr di farina
100 ml d’acqua fresca
1 cucchiaio d’olio
1 uovo
sale

Mettete in una ciotola la farina, bagnatela con 100 ml d’acqua e salatela. Unite il tuorlo d’uovo e l’olio e sbattete bene con l’aiuto di una frusta. Se lo fate a mano, dovreste mescolare per 10 minuti circa…, io uso le fruste elettriche e riduco il tempo della metà. Lasciate riposare la pastella coperta almeno per una mezz’ora e prima di utilizzarla unite l’albume montato o a neve.


Salsa agrodolce

Ingredienti

10 albicocche secche
150 ml d’acqua fredda
4 cucchiai di maizena
8 cucchiai di zucchero
6 cucchiai di aceto
2 cucchiai di ketchup
2 pizzichi di zenzero in polvere
una presa di sale


Sbollentate le albicocche secche, in acqua bollente, per un paio di minuti. Scolatele e tritatele grossolanamente.
Stemperate in un pentolino la maizena con l’acqua, aggiungete lo zucchero, il sale, l’aceto, il ketchup, lo zenzero e le albicocche. Amalgamate il tutto e fate addensare. Servite a temperatura ambiente.


Bocconcini di pollo

Ingredienti per 2 persone

400 gr. di petto di pollo tagliato a pezzetti
(io avevo delle sovracosce e ho usato quelle; da 1 Kg ho ottenuto circa 400 gr di polpa)
sale
pepe
olio per friggere

Tagliate il pollo a piccoli pezzi di circa 2 -3 cm, salate, pepate, immergete i bocconcini nella pastella e friggeteli in olio caldo. Lasciateli scolare su una carta assorbente e poi metteteli al caldo nel forno a 120° fino a che avrete finito di friggere. Serviteli con la salsa agrodolce e del purè di patate.


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la ricetta

Colazione - Merenda

French toast al cioccolato

martedì, aprile 28, 2009

In casa avete ancora quelle benedette uova pasquali da smaltire o piuttosto questo tempo piovoso vi butta un po’ giù e vi fa venire un’irrefrenabile voglia di dolci o ancora, come nel mio caso, entrambi gli esempi vi calzano a pennello? Allora, fatevi questi toast!
Non dico che faranno miracoli, ma un po’ aiutano di certo…



French toast al cioccolato

Ingredienti per 4 persone


3 uova
185 ml di latte
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di burro
8 fette di pane bianco in cassetta
100 gr di cioccolato spezzettato (al latte o fondente)


Sbattete in un piatto le uova con lo zucchero, il latte e il sale. Intingete le fette di pane nella miscela, rigirandole e inzuppandole.
Scaldate del burro in una padella e quando è caldo adagiate 2 fette di pane, cospargetele con ¼ del cioccolato spezzettato e coprite con altre 2 fette di pane inzuppato. Chiudete a panino, premendo con una spatola per sigillare i bordi e cuocete da entrambi i lati. Ci vorranno circa 3 minuti per lato. Tenetele al caldo fino a che preparate le altre 2 fette. Servite caldo, spolverizzato con dello zucchero a velo.
Ricetta di Bill Granger

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Insalate

Insalata di carote con olive, miele e cumino

lunedì, aprile 27, 2009

Oggi avevo voglia di un’insalata un po’ diversa dal solito e avevo una montagna di carote da consumare. Sapevo di aver visto da qualche parte una ricettina sfiziosa, ma non mi veniva in mente dove. La quantità di libri e riviste di cucina che stazionano nel mio salotto ha raggiunto ormai una massa critica… so che potete capire di cosa sto parlando. Alla fine l’ho ritrovata e meno male perché è una ricetta facile, facile, ma veramente particolare. Naturalmente era di Bill Granger…


Insalata di carote con olive, miele e cumino

Ingredienti per 4 persone

3 carote, pelate e grattugiate
1 peperoncino senza semi, tritato fine
una manciata di olive nere piccole, snocciolate
2 cucchiai di prezzemolo tagliato grossolanamente
1 cucchiaino di cumino
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaino di miele
sale
pepe

Unite in una ciotola capiente, le carote grattugiate, il prezzemolo e le olive. Salate, pepate. Emulsionate a parte l’olio, con il succo del limone, il miele e il cumino, versate il condimento sull’insalata e mescolate con cura.

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Cioccolato

Gelato della Foresta Nera

sabato, aprile 25, 2009

Nella mia famiglia ci sono, come in tutte le famiglie, dei capisaldi in cucina, uno di questi è il dolce preferito di mio marito: la torta della Foresta Nera. Ora, va bene farla in autunno-inverno, ma in primavera o ancor peggio d’estate, questo tipo di preparazione risulta un po’ “pesantina”, soprattutto tenuto conto che viviamo in una città di mare.
L’estate scorsa ho avuto un’idea, perché non trasformarla in un gelato ?
Mi sono immaginata un buon gelato al cioccolato, arricchito con morbide amarene sciroppate e croccanti pezzetti di cioccolato fondente … ad esser sinceri, detta così sembra un po’ la pubblicità di una nota marca di gelati.
Ieri mi è capitato di vedere una
raccolta di Stefania proprio sul tema del gelato,e ho pensato che con questa ricetta potevo partecipare anch’io !

Gelato della Foresta Nera

Ingredienti per 500 gr di gelato



75 gr di cioccolato fondente + 25 gr di cioccolato fondente tritato grossolanamente
1 uovo
120 gr di zucchero
200 gr di panna
200 gr di latte
30 amarene sciroppate + 4 cucchiaiate di sciroppo

Fate fondere a bagnomaria 75 gr di cioccolato con 4 cucchiai di latte. Sbattete l’uovo con lo zucchero, fino a che diventa spumoso, aggiungete a questo punto il latte rimasto, la panna e il cioccolato fuso.
Preparate quindi il gelato secondo le istruzioni della vostra gelatiera (io uso una Simac 800).
Solitamente io imposto 40’. Quando il gelato è pronto e mi raccomando bello solido, aggiungete il cioccolato rimanente spezzettato grossolanamente, il liquido delle amarene e solo alla fine i frutti. Fate mescolate solo il tempo di amalgamare gli ingredienti, in caso contrario le amarene tenderanno a sminuzzarsi eccessivamente, ma indubbiamente la scelta dipende dai gusti, noi le preferiamo intere.
Spostate il gelato ottenuto in un contenitore ermetico e riponetelo in freezer a riposare per 30 minuti circa prima di servirlo. Decorate a piacere con panna e altre amarene e cioccolato, ma vi posso assicurare che è buono anche così
.

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Panini

Focaccia con uova, bruscandoli e pancetta coppata

giovedì, aprile 23, 2009



In città, si sa, il cambio delle stagione non è mai così evidente come in campagna. L’arrivo della primavera si nota da piccole cose: una rondine in cielo, un glicine in fiore, e qui a Trieste anche dalle donne che scendono dall’Altipiano per vendere mazzolini di bruscandoli appena colti.
Proprio ieri avevo notato un bel po’ di venditrici, complice la pioggia dei giorni passati, poi alla fine non avevo comprato nulla, ma poco male, perché ci aveva pensato la mia mamma.
Così alla fine mi sono ritrovata con un mazzo di verdi germogli di luppolo selvatico con i quali solitamente preparo un risotto, ma non questa volta!


Focaccia con uova, bruscandoli e pancetta coppata

Ingredienti per 2 persone

2 pezzi di focaccia o due panini
bruscandoli:20 getti
6 fette di pancetta coppata
3 uova
60 ml di panna
sale
burro


Preparate i bruscandoli: togliete la parte legnosa, lavateli e tagliateli a pezzetti. Fateli saltare in padella con un po’ di burro, aggiungete un po’ d’acqua alla volta, fino a che diventano morbidi, serviranno 5 minuti al massimo.
Aggiungete le uova sbattute con la panna e il sale. Aspettate circa 20 secondi, fino a che i bordi iniziano a rassodare, quindi spingete, con un cucchiaio di legno, il composto dal bordo esterno verso il centro della padella. E’ importante cercare di non romperle, quando iniziano a rapprendere, spegnete il fuoco, dividetele in due parti e farcite la focaccia o il panino.
Io ho tagliato la focaccia a ¾, formando una specie di tasca, ho riposto all’interno le uova e sopra la pancetta coppata.
Pensavo che queste uova starebbero benissimo in un brunch, magari come farcia per quei bocconcini di pane al burro che propone Paoletta.



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Cucina etnica

Kabak Kizartmasi - Zucchine fritte con salsa allo yogurt - Cucina della Mezzaluna

mercoledì, aprile 22, 2009

Ad essere franca non friggo molto spesso, preferisco una cottura al forno con poco olio. Questa ricetta, però rappresenta un’eccezione, forse perché il piatto viene abbinato ad una salsa di yogurt, che tende ad alleggerire la preparazione. La pastella che ricopre le verdure poi è stupenda: croccante e super veloce.
La ricetta è di origine turca e può essere realizzata anche con altre verdure come ad esempio le carote, tagliate a bastoncino, e le melanzane.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di "Pasticci & pasticcini"

Kabak Kizartmasi - Zucchine fritte con salsa allo yogurt

Ingredienti per 4 persone

3 zucchine grandi
100 gr di acqua minerale frizzante
75 gr di farina
sale
olio di semi per friggere

Ingredienti per la salsa allo yogurt

250 gr di yogurt
1 spicchio d’aglio tritato
3 foglioline di menta fresca
2 cucchiai di succo di limone
1 giro d’olio
Sale e pepe

Preparate la salsa mescolando bene lo yogurt e l’aglio tritato. Aggiungete qualche fogliolina di menta sminuzzata, un pizzico di sale, pepe, il limone e il giro d’olio, poi tenete a temperatura ambiente.
Scaldate il forno a 120°.
Sbucciate le zucchine e tagliatele a fettine sottili per il lungo. Preparate la pastella mescolando in una ciotola, la farina con l’acqua minerale e un pizzico di sale. Immergete le fette di zucchina nella pastella e friggetele in abbondante olio di semi ben caldo. Fatele sgocciolare su una carta assorbente e poi ponetele su una teglia nel forno socchiuso (utilizzate un mestolo per bloccare lo sportello) per mantenerle al caldo fino a che avrete finito di friggere tutta la verdura.

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Premi

Un grazie ad Eleonora

martedì, aprile 21, 2009


Un grazie caloroso ad Eleonora per aver pensato anche a me assegnando questo premio al meme.


Riporterò i miei buoni propositi da realizzare entro i prossimi 10 giorni, ma attualmente non saprei a chi passarlo a mia volta, quindi idealmente lo passo a tutti quelli che mi faranno visita.



  1. stare CAAALMA
  2. non infuriarmi con mia figlia se, al momento di vestirsi, si trasforma in un'anguilla e pretende di uscire di casa in costume adamitico
  3. al corso di yoga, almeno per una volta, riuscire a tenere la posizione dell'albero più a lungo del mio collega 75enne
  4. spegnere per una sera tutti i dispositivi elettronici (computer, tv, radio) e leggere
  5. trapiantare quelle povere insalate e pomodori comprati al vivaio più di 1 settimana fa
  6. riordinare la scrivania
  7. buttare quella pigna di giornali accatastati in salotto
  8. tentare di andare a letto prima dell'una

Mousse-Bavaresi

Torta con mousse al limone e specchio di gelée di fragole di Pinella

lunedì, aprile 20, 2009

Generalmente, quando c’è qualche ricorrenza il compito del dolce spetta sempre a me. In genere mi piace variare, soprattutto in base alla stagione, ma sinceramente ero a corto di idee.
Così mi sono detta: chi è la maga indiscussa dei dolci ? E la risposta viene da sé: PINELLA! Così via a curiosare tra le sue pagine e la torta è uscita quasi da sola: una mousse al limone, con il tocco primaverile delle fragole. Irresistibile!!
Non mi sono discostata dalla sua versione, se non per la componente alcolica, perché volevo potesse mangiarla anche la mia bimba. Per il resto non c’è nulla da dire, le sue ricette sono, come sempre, impeccabili. Riporto la sua ricetta paro, paro…



Torta con mousse al limone e specchio di gelée di fragole di Pinella

Ingredienti

Per il pan di spagna ho dimezzato la dose di Pinella, quindi ho usato:
125 gr di uova
87 gr di zucchero semolato
87 gr di farina 00
25 gr di fecola di patate
scorza grattugiata di un limone

Montate molto bene le uova con lo zucchero. Unite la scorza del limone. Aggiungete al composto di uova, la farina e la fecola setacciate aiutandovi con una spatola.
Imburrate ed infarinate uno stampo da 20 cm di diametro e versate il composto. Cuocete a 175° per 20 minuti con lo sportello chiuso, quindi altri 20 minuti circa lasciando uno spiraglio nel forno (usate un cucchiaio di legno per lasciarlo lievemente aperto).

Bagna al limone
135 gr d’acqua
100 gr di zucchero
succo di mezzo limone

Fate prendere il bollore all’acqua con lo zucchero. Quando lo zucchero si presenta completamente sciolto, spegnete il fuoco e fate raffreddare. Unite il succo di limone. Se preferite una versione alcoolica sostituite il limone con il limoncello.

Mousse al limone
4 tuorli
80 gr di zucchero
40 gr di amido di mais
500 gr di latte intero fresco
scorza di 2 limoni
5 gr di gelatina
500 gr di panna fresca
Mettete in ammollo la gelatina. Fate bollire il latte con la metà dello zucchero. Aggiungete la scorza dei limoni e lasciatela in infusione per 30 minuti. Nell’attesa, montate leggermente i tuorli con lo zucchero rimasto, versate l’amido di mais ma non lavorate troppo il composto. Versate una parte di latte per sciogliere la montata e poi versate in un colpo solo, tutto nel latte rimanente. Portate a bollore e poi spegnete il fuoco. Strizzate i fogli di gelatina e uniteli alla crema.
Passate la crema al setaccio e fatela intiepidire. Montate la panna e unitela delicatamente alla crema.


Gelée di fragole
600 gr di fragole
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di succo di limone
4 gr di gelatina in fogli

Tagliate le fragole a pezzetti. Mettetele in una casseruola, unite lo zucchero ed il succo del limone . Fate prendere il bollore e quindi spegnete. Mettete la purea nel mixer fino ad ottenere una salsa liscia e senza pezzetti di frutta. Passate al setaccio. Togliete circa 400 gr di salsa e tenete da parte la salsa rimanente che vi servirà per velare il pan di spagna. Dai 400 gr di salsa, togliete 4 cucchiai e metteteli in una ciotolina che passerete al microonde fino al bollore (potete usare anche il fornello, è lo stesso). Sciogliete la gelatina nella salsa calda e unite il tutto ai 400 gr tenuti da parte.

Composizione della torta

Prendete un vassoio e adagiatevi sopra un foglio di plastica trasparente. Con la plastica trasparente rivestite anche il bordo di una fascia ad anello da 20 cm. di diametro. Tagliate il pan di spagna a metà, ottenendo così 2 dischi ed inseritene uno alla base della fascia.
Inumidite il biscotto con la bagna e ricopritelo con metà della mousse al limone .
Passate in freezer per circa 10 minuti. Ritagliate un disco di pan di spagna più piccolo con un diametro di 16 cm, deponetelo sulla mousse e bagnatelo con la bagna . Spalmate sul disco, con un pennello, la salsa di fragole tenuta da parte in modo da ricoprirlo.
Ultimate con la mousse fino a raggiungere il bordo della fascia.
Passate in frigo fino a rassodamento. A questo punto, velate la superficie con la salsa di fragole gelatinata e passate in freezer.
La sera prima di servirla, io ho tolto la torta dal freezer e lo riposta in frigorifero. Il mattino successivo ho eliminato il foglio di plastica trasparente e ho spalmato la superficie della torta con un velo di gelatina neutra a freddo e poi ho rimesso tutto in frigorifero fino al momento di servire. Decorate a piacere con qualche fragola intera lucidata con la gelatina.

I miei tempi di realizzazione

Servizio domenica a pranzo.
· Giovedì sera ho preparato la base.
· Venerdì sera ho montato la torta e l’ho riposta in freezer.
· Sabato sera ho passato il dolce dal freezer al frigorifero
· Domenica mattina ho completato con la lucidatura e i decori.

Con i limoni avanzati ci ho fatto una limonata al rosmarino. Se volete provarla...

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Antipasti

Liptauer - Spuma di formaggio all'ungherese

sabato, aprile 18, 2009


Il Liptauer, diffuso nella cucina ungherese, austriaca e slovena, entra di riflesso anche tra le ricette triestine; si tratta di una spuma di formaggio aromatizzata, da spalmare sul pane.
Nella seconda metà dell’Ottocento la base della preparazione era costituita dal formaggio spalmabile di pecora “bryndza”,originario della Romania, ma molto diffuso nei Balcani e prodotto anche in Slovacchia.
A Trieste il “bryndza” è stato gradualmente sostituito dalla ricotta, che viene passata al setaccio e mescolata a del burro a crema, e poi aromatizzata con sale, pepe, paprica, cumino, senape, erba cipollina, capperi, cipolla e acciughe.

Liptauer - Spuma di formaggio all'ungherese

Ingredienti

250 gr di ricotta di mucca o di pecora
50 gr di burro a crema
1 cucchiaino di paprica
1 cucchiaino di cumino ridotto in polvere
1 cucchiaino e ½ di senape
1 cucchiaino di capperi dissalati
½ cipolla
1 acciuga dissalata
erba cipollina
sale
pepe

Montate con delle fruste elettriche il burro a crema e aggiungete via via la ricotta, fino ad ottenere un composto omogeneo e ben amalgamato.
Tritate finemente la cipolla, i capperi e l’acciuga e unite il trito alla crema di formaggio.
Unite la paprica, il cumino, la senape, l’erba cipollina e aggiustate di sale e pepe.
Generalmente la spuma viene servita su fette di pane scuro, ma nulla vieta di preparare dei biscotti salati o utilizzare dei cracker.


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Betty " Invito a cena"

Bill Granger

Panino al roast-beef e salsa di olive e capperi

giovedì, aprile 16, 2009

Ieri mi è avanzata un po’ di pasta di pane. L’ho riposta in frigorifero coperta e oggi l’ho “riesumata”, fatta riprendere per una mezz’ora e ho pensato di farci due bei panini.
Ho diviso circa 250 gr di pasta di pane, in due parti dalla forma ovale. Ho fatto lievitare per 20 minuti circa, poi, prima di infornare, ho inumidito la superficie dei due panini e li ho cotti a 200 ° per 15 minuti circa, ottenendo così due panini che assomigliano un po’ al pane arabo.
In alternativa potete realizzare questi panini anche con del buon pane da sandwich e vi dirò che anche una ciabattina non dovrebbe essere male…


Panino con roast-beef e salsa di olive e capperi


Ingredienti per 2 panini
2 panini
150 gr di roast beef
4 pomodorini a ciliegia tagliati a quarti
una manciata di rucola
salsa di olive e capperi

Ingredienti per la salsa di olive e capperi
40 gr. di olive verdi snocciolate
½ cucchiaino di capperini sottosale, sciacquati
½ cucchiaio di prezzemolo fresco
½ cucchiaino di scorza di limone grattugiata
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
pepe nero macinato fresco


Raccogliete le olive, i capperi, il prezzemolo e la scorza di limone in un mixer e tritate il tutto finemente. Aggiungete l’olio, emulsionate finché la salsa assume una consistenza granulosa. Pepate.


Ricetta tratta da “Cucinare in relax” di Bill Granger


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Cucina di viaggio

Pizza cubana con base di focaccia alle patate

martedì, aprile 14, 2009

Quando si ritorna da un viaggio si portano sempre a casa dei ricordi. C’è sempre un viso, un luogo, un profumo, un sapore che si imprime nella mente e diventa parte di noi, diventa LA COSA che in futuro ci farà ricordare quell’esperienza.
Non potrò mai dimenticare la sensualità della guacamole servita in un piccolo ristorantino di Izamal nello Yucatan, o ancora la sensazione di benessere che riusciva a trasmettere il nettare del frutto della passione che servivano al bar sulla spiaggia dell’Isla Margarita in Venezuela, o la calma di un caffè turco sorseggiato all’ombra di un pergolato sull’altopiano di Creta.
Vi dico questo perché oggi mi è venuta una voglia matta di pizza. Si, avete capito bene, proprio di pizza, ma della pizza cubana,quella che si compra per strada e si paga in “moneda nacional”.


La pizza cubana è un prodotto veramente unico, e chi l’ha provata sa di cosa parlo. Il ricordo è quello di una soffice nuvola, grande poco più del palmo di una mano, condita (mooolto condita) con della salsa di pomodoro e ricoperta di formaggio piccante, servita su un piccolissimo triangolino di carta.
Non nego che il giudizio, deviato dalla fame che ha contraddistinto quella vacanza e che tutti i viaggiatori indipendenti in visita in quella regione hanno provato, sicuramente almeno una volta, possa aver in parte sopravvalutato la preparazione … Una cosa è certa però, a differenza di altri paesi, in cui si cerca d’imitare la pizza italiana, utilizzando formaggi di ogni tipo con risultati discutibili, a Cuba la pizza è proprio un’altra cosa. E’ fatta con ingredienti freschi: pomodoro e formaggio dei contadini e servita dalle finestre di case private; spesso viene cotta in forni improvvisati, ricordo ancora il forno di Pinar del Rio, ricavato da un vecchio fusto di benzina riadattato . Il prezzo bassissimo: con 0,50 euro 4 anni fa se ne compravano 10.
Non so dirvi quale sia il segreto della pizza cubana, ma io me la sono rifatta a modo mio e direi che il risultato è stato soddisfacente.
Ho fatto una base di focaccia con le patate, per ricreare quanto più possibile la sensazione di morbidezza, condito bene la base con olio d’oliva, fatta lievitare ancora un po’. Poi l’ho ricoperta con salsa di pomodoro fresco saltato in padella con olio, sale e un pizzico di peperoncino e poi farcita con caciotta di capra grattugiata.

Focaccia alle patate

Ingredienti


500 gr di farina bianca 00
200 gr di patata lessata e schiacciata
12 gr di lievito di birra
4 cucchiai di olio d’oliva
2 cucchiaini di zucchero
2 cucchiaini di sale
250 gr di acqua


Lavate le patate lessatele con la buccia e poi pelatele. Schiacciatele in una terrina, aggiungete in seguito la farina, il sale lo zucchero, l’olio, e il lievito sciolto in un poco di acqua tiepida. Amalgamate il tutto con cura, aggiungendo via via dell’acqua fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Lasciate riposare coperto al caldo per un paio d’ore. Io, per forzare un po’ la fase di lievitazione, utilizzo il forno leggermente preriscaldato e poi spento. (Se avete la macchina del pane, procedete come di consueto utilizzando il programma impasto).
Alla fine della lievitazione, per la pizza cubana, create otto sfere che stenderete e lascerete lievitare ancora per una ventina di minuti, passando poi alla fase di farcitura e cottura.
Se preferite invece procedere con la focaccia, stendete l’impasto in una teglia unta d’olio, riponete la pasta e create poi degli avvallamenti con le dita. Cospargete con metà di un’emulsione composta da 4 cucchiai d’olio e 4 d’acqua, coprite con della pellicola trasparente e lasciate lievitare ancora per 30 minuti ca.
Cuocete in forno caldo a 200°, per 20 minuti ca. o fino a che la focaccia assume una bella colorazione.
Appena avete tolto la focaccia dal forno, cospargetela con l’emulsione di olio e l’acqua, cercando di inzupparla bene.

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Menù

Menù di primavera n°1

martedì, aprile 14, 2009

Quando invito degli amici a cena, generalmente conservo il menù in modo da poterlo utilizzare in seguito, in qualche altra occasione. Per questo motivo mi piacerebbe trovare, anche in questo blog, un filo tra le ricette che vi scrivo. Di tanto in tanto, quindi, “posterò” dei menù, e comunque si accettano sempre suggerimenti….

Menù di primavera n°1

Prosciutto in crosta, servito con patate al sale e salsa al kren
Insalata mista di lattughe primaverili
Gelato alla vaniglia con fragole fresche

Aperitivi

Limonata al rosmarino

lunedì, aprile 13, 2009

Mi erano rimasti nel frigorifero due limoni mutilati, avendo utilizzato solo la buccia per la realizzazione della torta del giorno di Pasqua.
Ho pensato così di preparare una limonata al rosmarino. Ricordatevi di questa preparazione anche più avanti: quando fa caldo, è una meraviglia e va bene sia a pasto, sia come aperitivo analcolico.

Limonata al rosmarino

Ingredienti

2 limoni non trattati
1 rametto di rosmarino fresco
3 cucchiai di zucchero di canna
1 litro di acqua minerale

Tagliate i limoni a quarti e metteteli in una caraffa con lo zucchero e il rosmarino. Spremete con un pestello e allungate con l’acqua minerale fredda. Servire in bicchieri alti con ghiaccio.
Per una versione alcolica: sostituite il rosmarino con la menta e aggiungete un po’ di rum bianco.
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Pane e focacce

Pane al latte in cassetta

domenica, aprile 12, 2009

Oggi avevo esigenza di fare del pane in velocità. Dovevamo consumarlo in giornata e doveva essere morbido.
Ho trovato questa ricettina su un libro della Giunti, “ Fare il pane in casa” e l’ho un po’ riadattata sulla base delle mie esigenze.
Il risultato è stato molto buono: il pane è morbido e si lavora velocemente. Si ottengono due cassette; io ne ho arricchita una con le olive e l’altra con mezza cipolla tritata e saltata con un po’ di burro.

Pane al latte in cassetta

Ingredienti per due stampi a cassetta

600 gr di farina bianca 00
25 gr di lievito di birra
1 cucchiaino di sale
3,5 dl di latte tiepido


Disponete la farina a fontana, salate e versate al centro il lievito sciolto nel latte tiepido, quindi impastate con cura fino ad ottenere un impasto di media consistenza.
Lasciate riposare coperto per 30 minuti circa. Dividete la massa in due parti allungate e riponetele in due stampi a cassetta, unti e infarinati.
Coprite e lasciate lievitare per un’altra mezz’ora. (Io per la lievitazione utilizzo il forno tiepido e poi spento)
Al termine della lievitazione, coprite gli stampi con dell’alluminio e cuocete per circa ¾ d’ora a 180°. Passato il periodo, togliete la copertura e ultimate la cottura fino ad ottenere la doratura desiderata.
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Cucina leggera

Patate novelle al forno su letto di sale

sabato, aprile 11, 2009


Le patate, si sa, sono buone in tutte le salse. Queste però, oltre ad essere di stagione, sono anche cotte con zero grassi, il che non guasta!!

Ingredienti per 4 persone

750 gr di patate novelle
sale grosso

In una teglia versate uno strato di sale grosso e disponeteci sopra le patatine. Cuocetele per circa 1 ora (dipenderà però anche dalle dimensioni) in forno caldo a 200°, girandole a metà cottura.
Dovrete ottenere delle patate rugose all’esterno e morbide all’interno.
Buone, buone, buone: con l’arrosto, le uova al tegamino,
il prosciutto in crosta, una tagliata di manzo e poi andate di fantasia…
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Tratto da "Cucinare in relax" di Bill Granger

Pasqua

Prosciutto in crosta

venerdì, aprile 10, 2009

Il prosciutto cotto triestino, noto localmente come “Cotto Caldo”, (servito magari con kren, o rafano come dir si voglia, grattugiato), la pancetta di tutti i tipi (cruda, cotta, affumicata, pepata), le salsicce di vienna e di cragno, s’impongono con forza tra i prodotti tipici di Trieste, la città in cui vivo.
Il modo di preparare il prosciutto di Praga, cuocendolo all’interno di una crosta di pane, è stato fatto conoscere a Trieste dalle donne dell’Est Europa, che venivano in città a servizio o al seguito di famiglie di imprenditori e commercianti.
Questo metodo di preparazione permette di ottenere una crosta croccante, insaporita degli aromi del prosciutto, e al suo interno una carne morbida.
Nel periodo Pasquale, si reperiscono con facilità i cosiddetti “prosciuttini pasquali”, che altro non sono che il cuore della coscia, dal peso approssimativo di 1 kg, e, proprio per le loro dimensioni, consentono di realizzare un “cotto caldo in crosta” anche a casa. Io li preparo nella versione tradizionale, avvolti in crosta di pane, ma nulla vieta di utilizzare della pasta sfoglia.


Con questa ricetta partecipo al contest di Pasqua di Donatella sponsorizzato da Esperya





Ingredienti

1 prosciutto cuor di coscia
450 gr di pasta di pane
senape
rosmarino


Togliete l’involucro e la rete (mi raccomando!) che ricopre il prosciutto, asciugatelo con della carta assorbente. Stendete la pasta di pane, spalmatela con la senape e cospargete con il trito di rosmarino. Posizionate il prosciutto sulla pasta e ricopritelo.
Nella versione tipica, non sono necessari decori, ma poiché mi piace soddisfare anche la vista, di solito lo abbellisco con la pasta di pane rimasta.



Cuocetelo in forno a 180° per circa 1 ora.


Una volta cotto, tagliatelo a fette e servitelo con patate novelle al forno e salsa al kren. In alternativa la radice può anche essere grattugiata fresca.




Potete realizzare lo stesso piatto con del carré affumicato.



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Ricette triestine

Salsa al kren

giovedì, aprile 09, 2009

La salsa di kren (o rafano che dir si voglia) è una ricetta che ho imparato dalla mia nonna. Questa salsa può essere servita come accompagnamento a dei wurstel o del lesso, ma si sposa benissimo anche con il prosciutto cotto.
I puristi direbbero che la radice va grattugiata a mano, ma francamente la trovo una pratica impossibile se non con l’ausilio di un paio di occhialini da piscina o una maschera da sub, quindi generalmente taglio la radice a pezzetti e poi la passo al mixer.
Avete presente cos’è affettare delle cipolle? Beh è nulla rispetto a grattugiare una radice di kren che, infida, oltre a colpire gli occhi, ti annienta anche le narici.
Quando la mangi però, è come una droga: la assaggi, inspiri, prendi fiato, ma poi non resisti e via di nuovo con un altro boccone.
In questa versione della nonna, la salsa viene “ingentilita” con un po’ di zucchero, giusto per renderla un po’ più abbordabile al palato. Si può mangiare sia calda, sia a temperatura ambiente e si conserva chiusa in frigorifero per un paio di giorni.

Ingredienti


50 gr di kren (rafano) grattugiato
30 gr di pane grattugiato
25 gr di burro
250 ml di brodo
1 cucchiaio di aceto bianco
2 cucchiai di zucchero

Fate rosolare in un tegamino il pane grattugiato nel burro, aggiungete quindi tutti gli altri ingredienti e fate cuocere a fuoco lento per 15 minuti circa, mescolando spesso fino a che si formerà una salsetta densa.

Domani vi “posto” il mio accompagnamento preferito per la salsa al kren …

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Minestre-Zuppe

Zuppa di zucchine al curry di Tonino

mercoledì, aprile 08, 2009

Antonio Dario detto Tonino era mio suocero. Negli anni si era instaurata tra di noi una bella abitudine: quando mia suocera era fuori città, io e mio marito andavamo a pranzare da lui. Arrivavamo a mo’ di catering con il pranzo pronto, lui nel frattempo aveva già apparecchiato con cura la tavola e preparato una selezioni di vini.
Ricorderò sempre quei momenti assieme. Si parlava del suo lavoro, delle persone che aveva incontrato, nell’ultimo anno si parlava della nostra bambina e dei suoi cambiamenti. Si parlava tanto anche di moto, una passione che avevamo in comune, e se il pranzo coincideva con la moto GP il divertimento era assicurato. Io seguivo con ammirazione Valentino Rossi e lui mi diceva “ma dai, quello lì è un pirla!” e si rideva assieme.
In cucina mio suocero aveva le idee chiarissime: odiava le panne, gli intingoli tutto ciò che sapeva di burro. Prediligeva una cucina naturale, fatta di frutta e tante verdure, legumi, olio d’oliva, profumi e sapori che gli ricordavano gli anni in cui aveva vissuto in Puglia.
Ammiro di lui la curiosità con cui si approcciava al cibo e la sua capacità di apprezzare anche sapori nuovi e “lontani” da lui.
Vi ho raccontato questa storia perché oggi ho pensato al piatto di cui vi scriverò e mi ha pervaso una lieve malinconia, poi ho capito… era stato l’ultima cosa che avevo preparato per lui prima che ci lasciasse.
Questa zuppa, che ho realizzato seguendo una ricetta di Bill Granger, da adesso in poi sarà, per me, la zuppa di zucchine al curry di Tonino.

Ingredienti per 4 persone


2 cipolle bianche piccole tritate
1 cucchiaio d’olio d’oliva
sale
1 cucchiaio di curry in polvere
1 kg di zucchine a fette
1,5 litri di brodo vegetale
45 gr. di riso bianco
pepe

In una casseruola fate rosolare la cipolla nell’olio d’oliva con un pizzico di sale per circa 5 minuti, finché diventa trasparente. Aggiungete il curry e lasciate insaporire per 2 minuti. A questo punto versate il brodo, il riso, le zucchine, il pepe e portate ad ebollizione a fiamma vivace. Abbassate quindi la fiamma e cuocete per altri 20 minuti.
Frullate la zuppa fino a renderla vellutata. Se vi va servitela con una cucchiaiata di yogurt e un nastro di zucchine.

Preparazioni di base

Yogurt fatto in casa

mercoledì, aprile 08, 2009


Qualche tempo fa, un’amica mi convinse a frequentare un corso sulla cucina dell’Harem. Delle molte ricette trattate una mi colpì più delle altre, era la più semplice, forse la più banale, ma fu una scoperta meravigliosa: anch’io potevo fare lo yogurt in casa.
Nella nostra famiglia siamo grandi divoratori di yogurt e anche l’ultima arrivata non tradisce le sue origini.
Utilizzo lo yogurt oltre che da solo, anche in diverse preparazioni, sia come salsa di accompagnamento per carni o come condimento per le verdure.
Capirete quindi il mio stupore nell’apprendere che questo magico prodottino poteva essere ottenuto senza sforzo, in casa e, la cosa più importante - come direbbe mia suocera - senza l’utilizzo di inutili “baracchi”, ossia attrezzature dedicate e mooooolto ingombranti.
Insomma, bando alle ciance e via con gli ingredienti.


Ingredienti

2 litri di latte fresco intero
125 gr. di yogurt bianco naturale meglio denso, tipo quello greco


Versate il latte in una pentola e portatelo ad ebollizione. Lasciatelo quindi intiepidire e aggiungete lo yogurt. Mescolate, coprite con un coperchio e mettere la pentola al caldo, avvolta in una coperta per circa 12-13 ore.
Passato il periodo di riposo, togliete il siero che si sarà formato in superficie, mescolate con cura e versate lo yogurt ottenuto in vasi con chiusura ermetica.
Consumatelo dopo averlo raffreddato.
Si conserva per circa 6-7 giorni e ricordate di tenere da parte la quantità necessaria per riprodurlo.
Io di solito dimezzo la dose, quindi 1 litro di latte per 65 gr di yogurt e ottengo così circa 750 gr. di yogurt finito e poi via di nuovo… all’infinito.

Cucina etnica

Crema di melanzane - Sapori indiani

lunedì, aprile 06, 2009

Ma, direte voi, questo Cheese Naan con cosa lo mangiamo? Io di solito lo accompagno con la crema di melanzane.
Trovo quest’abbinata piuttosto versatile: può essere un antipasto, con il pane servito a spicchi e una cucchiaiata di crema vicino, oppure un pasto unico per una serata di relax davanti alla tivù, magari accompagnato con una birra ghiacciata; servito con del pollo al curry infine, può diventare un menù completo per un pasto dal sapore etnico.
Ingredienti

1 grossa melanzana, ½ kg circa
1 grossa cipolla
30 gr di burro
1 cucchiaino di garam masala
1 peperoncino fresco tritato fine
1/2 cucchiaino di curcuma
½ cucchiaino di finocchietto

2 pomodori tagliati a pezzetti
125 gr di yogurt
1 cucchiaiata di formaggio morbido (facoltativo)
sale
coriandolo spezzettato-trovandolo…sennò del prezzemolo

Pulite la melanzana, tagliatela a metà, coprite la polpa con pellicola adatta al forno a microonde. Punzecchiate la superficie con una forchetta e cuocete a 750W per 10’, o comunque fino a che diventa morbida. In alternativa potete cuocere la melanzana in forno a 200°, in questo caso ci vorrà un po’ più tempo, direi almeno 1/2-ora- ¾ d’ora.
L’importante è che la polpa sia morbida, perché una volta raffreddata dovrete riuscire a estrarla con un cucchiaio.

Nel frattempo fate fondere il burro in una padella e unite la cipolla tritata. Fate appassire lentamente, unite il garam masala, la curcuma, il finocchietto, e aspettate che le spezie sprigionino il loro aroma. Unite poi il peperoncino, il pomodoro e aggiustate di sale.
Fate andare il composto per 5’ circa, molto lentamente, aggiungete quindi le melanzane, senza buccia e tagliate a pezzetti, e lo yogurt.
Cuocete lentamente fino a ottenere una crema, non ci vorranno più di 10-15’. Alla fine mi piace unire una cucchiaiata di formaggio morbido, tipo Philadephia: trovo dia al piatto una punta di cremosità in più che non guasta.
Cospargete con il coriandolo o il prezzemolo spezzettato.

Ieri, dopo aver già avviato tutte le procedure, mi sono resa conto che non avevo i pomodori.
Argh! Errore gravissimo!!! Regola n° 1 in cucina: preparare prima tutti gli ingredienti, lo diceva anche il Manuale di Nonna Papera …..ma ahimè con una bambina di due anni che gira per casa, qualche volta si va un po’ in confusione. Beh, per farla breve, al posto dei pomodori, ho usato 1 tazza di passata di pomodoro rustica e vi dirò che il risultato è stato altrettanto soddisfacente.

Cucina etnica

Cheese Naan - Sapori indiani

domenica, aprile 05, 2009

Nella cucina indiana il pane cambia a seconda della zona sulla base delle materie prime reperibili: frumento al Nord, riso al Sud e viene sempre servito caldo, spesso come unico accompagnamento ad alcuni piatti.
Quello che preferisco in assoluto è il Naan al formaggio.
Ho fatto varie prove, utilizzando ricette diverse, ma alla fine trovo che quella riportata di seguito oltre ad essere di facile e veloce realizzazione sia anche quella che più si avvicina al Naan che viene servito nel mio ristorante indiano preferito.



Ingredienti

300 gr. di farina
125 gr. di yogurt
1/2 bustina di lievito chimico o in alternativa bicarbonato di sodio
1 cucchiaio d'olio
1 pizzico di sale
acqua tiepida circa 80 ml
100 gr. formaggio morbido ( io ho usato il Philadelphia, ma ho visto usare anche dei formaggini ?!?!)
2 cucchiai di margarina fusa

Mescolate in una ciotola la farina con il lievito e il sale. Aggiungete quindi lo yogurt, il sale, l'olio e l'acqua tiepida, poco alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido. Regolatevi poi voi con l'acqua, ricordate solo che l'impasto deve essere morbido, ma non appiccicoso. Lasciate riposare, coperto, per almeno un'ora a temperatura ambiente.

Passato il tempo del riposo, dividete la pasta in 4 parti.

Stendete con un mattarello fino ad ottenere 4 dischi sottili.

Lavorate un po' il formaggio per renderlo morbido, quindi distribuitelo su due dischi. A questo punto coprite con i due dischi rimanenti e cuocete da entrambi i lati in una padella antiaderente, coperta e ben calda. Ci vorrà poco più di un paio di minuti per lato.

Una volta cotto il naan, pennellate la parte superiore con un po' di margarina fusa, che viene assorbita dal pane caldo e gli conferisce morbidezza.

Per la cottura io ho utilizzato una padella per piadine, 27 cm di diametro.
Provateli con la crema di melanzane.....


Cioccolato

Rigojanci

giovedì, aprile 02, 2009


















Domani è il compleanno del mio papà e quindi un "dolcetto", come dice lui, è d'obbligo. Ho pensato di andare su qualcosa di classico e super cioccolatoso. E' un dolce di origine ungherese, tipico delle nostre zone, un dolce speciale, con una storia affascinante.

Era la fine del 1800, lei era una principessa, e lui un famoso violinista zigano. Lui suonava il violino in un ristorante di Vienna, mentre lei cenava con il marito, il principe belga Chimay. Rigó Jancsi la sedusse e la sposò. Il loro matrimonio suscitò scalpore in tutto il mondo. Si narra che Rigó creò assieme ad un pasticcere una torta succulenta, ricca di cioccolato per sorprendere l’amata Clara. L’iddilio non durò a lungo e ben presto la principessa si innamorò di un altro uomo. Rimane, a ricordo di questo fugace amore, quella che a Trieste viene chiamata la Rigojanci.


Ingredienti

Per la base:
3 uova, 60 gr di zucchero, 60 gr di farina, 20 gr. di cacao in polvere ( una volta cotta la base, io ne ho usata solo la metà e con i quantitativi di crema indicati qui sotto ho ottenuto 9 porzioni di dolce)



Per la crema:
125 gr cioccolato fondente al 75%, 1/2 l. di panna, 75 gr di zucchero



Per la glassa:
75 gr di cioccolato fondente, 15 gr burro




Preparazione



Separate i tuorli dagli albumi. Montate i tuorli con metà dello zucchero, fino a che diventano gonfi e bianchi.

Montate a neve le chiare con i rimanenti 30 gr di zucchero e aggiungete al composto, in cui verserete anche la farina e il cacao setacciati.

Distendete il composto su una grande teglia da forno (20 cm x 30 cm) ricoperta da carta da forno e cuocetelo a 180° per 8-10 minuti. Quando è pronto, infarinate la superficie della pasta, voltatela su un piano e lasciatela raffreddare.
Nel frattempo, fate bollire, la panna con lo zucchero e il cioccolato. Fatela raffreddare completamente.
Una volta che il composto è ben freddo, montatelo a crema.



Utilizzate metà della base ottenuta e dividetela in due parti uguali. L'altra metà potete utilizzarla per altre preparazioni oppure potete raddoppiare la dose di crema ed ottenere così 18 fette di dolce.


Su una delle due parti spalmate il cioccolato fondente sciolto con il burro.

Ricoprite l'altra parte con la crema al cioccolato e lasciate riposare in frigo il composto per farlo solidificare un po'.

Successivamente coprite con la parte glassata e rimettete in frigo a raffreddare.
Una volta che la torta è ben fredda, tagliatela a pezzi di 5 cm x 5cm con un coltello immerso in acqua calda ed asciugato accuratamente.
Alcuni usano spalmare lo strato di copertura con un velo di marmellata di albicocche prima di passare alla fase di glassatura.

Events

mercoledì, aprile 01, 2009










Pane e focacce

Pane senza impastare - No knead bread

mercoledì, aprile 01, 2009



Più volte, nell'ultimo anno, mi è capitato di trovare la ricetta del "Pane senza impastare", ma utilizzando la mia macchina del pane con una frequenza a dir poco preoccupante, ne ho sempre posticipato la realizzazione. Ieri ho deciso che era arrivato il momento e così mi sono messa a caccia della ricetta e ho optato per quella proposta da MarinaB di Trento sul forum di Coquinaria:



Ingredienti:

430 gr
farina
345 gr di acqua
1 gr lievito di birra secco
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio d'olio extravergine di oliva
(aggiunto da me)

Si mettono farina e sale in una ciotola, si scioglie il lievito nella dose totale di acqua e si versa sulla farina, si mescola con le mani fino ad ammalgamare gli ingredienti. Si ottiene un impasto molto morbido e appiccicaticcio, che si mette a lievitare coperto per 18-20 ore a temperatura ambiente.
Dopo 20 ore di lievitazione, il risultato è una massa "molle" e molto morbida.
Si versa l'impasto su un piano infarinato e lo si chiude su se stesso prendendo i 4 lati uno alla volta e portandoli verso il centro.

Si prepara un tovagliolo pulito cosparso di semola di grano duro e se piace con semi vari (es. sesamo, cumino, papavero) , ci si mette sopra l'impasto con la chiusura verso il basso e si cosparge abbondantemente di semola di grano duro ed eventualmente altri semini. Si chiude il tovagliolo e ci si mette sopra una ciotola a campana e si lascia nuovamente lievitare 2-3 ore.
Passato il tempo di lievitazione si accende il forno a 250 gradi con dentro una pentola con coperchio che servirà per la cottura del pane.

A questo punto si trasferisce l'impasto, con la chiusura sopra, dal tovagliolo alla pentola rovente (operazione complicata perchè l'impasto è sempre piuttosto molle, quindi va letteralmente scaraventato nella pentola), si rimette il coperchio e si inforna per 30 minuti senza mai aprire il forno e abbassando la temperatura a 220 gradi. Passata la prima mezz'ora , io ho tolto il coperchio e fatto cuocere per altri 30 minuti
La crosta di questo pane è bella croccante e l'interno ben areato, mi sembra migliorare con il passare delle ore. Purtroppo da noi non è arrivato al giorno dopo......

#LeMerendediCamilla

#LeMerendediCamilla-Anno scolastico 2013-2014

mercoledì, aprile 01, 2009

Quest'anno mia figlia Camilla ha iniziato la primaria e come per molte mamme, rispetto alla materna, si è posto il "problema" della merenda. 
Che cosa le preparo? Come vario gli snack nel quotidiano cercando di creare un'alternanza di sapori e un certo equilibrio ?
Così, ho pensato di conservare le merende con uno scatto, fatto al mattino in velocità con il telefono.
L'obiettivo che mi sono data è quello di:
  • preparare almeno un prodotto fatto in casa a settimana, da poter realizzare magari nel weekend e conservabile anche in freezer per utilizzi successivi, 
  • cercare di inserire della frutta, 
  • e dare, quando possibile, ai panini qualche forma insolita per rendere il momento della merenda più divertente.

http://www.colazionialetto.com/2014/06/ecco-lultima-uscita-di.html


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