#RossoRadicchio la magia del fiore d'inverno
lunedì, dicembre 23, 2013- Un press tour all'insegna della scoperta del mondo del radicchio: il weekend organizzato dal Consorzio di Tutela del Radicchio di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP con Ortoromi e il Sostegno della Camera di Commercio di Treviso ha offerto a 10 giornalisti e blogger la possibilità di entrare in diretto contatto con la produzione di un ortaggio unico, legato al suo territorio e al tradizionale processo produttivo.
Lo scorso fine settimana anch'io sono stata ospite del Consorzio e di Ortoromi per scoprire i "segreti" di questo ortaggio prezioso.
- Ad accoglierci Lara e Francesca di ZetaGroup che hanno organizzato tutto con precisione e cura, oltre al Presidente del Consorzio di Tutela Paolo Manzan.
Le prime domande poste ai partecipanti ci hanno fatto capire come si conosca solo parzialmente il lavoro e l'impegno che stanno dietro al prodotto finito, che arriva sulle nostre tavole.
Se avete un po' di curiosità potete provare a rispondere anche voi alle 10 domande che sono state poste... - #RossoRadicchio ecco le domande del #radicchiogame. vediamo voi come ve la cavate....sapete tutto sul #radicchio?... http://fb.me/3gX2Zgp5s
- Sabato è stata una giornata sul campo e ci ha permesso vedere e scoprire diversi tipi di coltivazioni come il Radicchio di Castelfranco, che si fregia anch'esso del marchio IGP
- Il radicchio rosso di Treviso è frutto di una lunga attesa: dal seme al prodotto finale passano oltre due anni.
La coltivazione avviene solo nelle campagne di 24 comuni del Veneto e prevede una rotazione con colture cerealicole per preservare le coltivazioni da muffe e insetti dannosi.
Il radicchio si pianta a luglio, in luna calante e da fine luglio fino a metà agosto viene piantumato in campo.
Le fase di raccolta e imbianchimento iniziano solo a fine novembre, dopo almeno due brinate, come prevede il disciplinare.
In questo modo il processo di vegetazione si blocca, la pianta viene raccolta con le foglie afflosciate dal gelo e viene posta, dopo una prima toelettaura, al buio, immersa parzialmente in vasche con acqua di risorgiva del Sile, un'acqua purissima con una temperatura costante tra i 10-12°.
Il tepore risveglia la pianta e permette nell'arco di 15-20 giorni la creazione al suo interno di quelle splendide foglie bianche e rosse a cui siamo abituati.
La pianta va quindi toelettata, a mano, ed è pronta per essere confezionata. - L'Azienda Agricola di Paolo Manzan è organizzata per salvaguardare l'ambiente, i suoi prodotti sono certificati "Biodiversity Friend" e ciò garantisce che le colture crescano in un ambiente sano e ad alto grado di naturalità.
Per bilanciare l'ecosistema Manzan pianta particolari siepi campestri, posiziona nidi, alberghi per insetti e mette in pratica piccoli accorgimenti, affinché nelle campagne torni la biodiversità di un tempo.
Un impianto fotovoltaico garantisce approvvigionamento energetico all'azienda.
L'attenzione dedicata al prodotto è elevatissima: parte dalla terra per arrivare all'acqua utilizzata per l'imbianchimento e viene regolamente testata.
Se siete curiosi di vedere le diverse fasi, raccolta, toelettatura, imbianchimento, potete seguire i link che illustrano attraverso dei brevi filmati i diversi momenti. - Dopo le diverse fasi il prodotto è pronto per essere messo sul mercato.
Ortoromi, società cooperativa agricola che da oltre 15 anni produce e commercializza insalate di prima e IV gamma, ha scelto di aderire al Consorzio di tutela del Radicchio Rosso di Treviso e variegato di Castelfranco e ha ideato dei bauletti speciali, che valorizzino questo tipo di prodotto. - Il video illustra come viene confezionata una parte della produzione consentendo in questo modo di ottenere un prodotto di qualità che possa essere commercializzato oltre che in Italia anche sui mercati esteri.
- Il weekend appena trascorso è stato indubbiamente istruttivo, ma è stato anche un bellissimo fine settimana di buona cucina. A partire dalle pietanze servite dallo chef Domenico Longo, meritatissima medaglia d'argento alla Coppa del Mondo di Pasticceria a Lione 2009-2011, attuale chef del Relais Monaco, che ci ha ospitato in queste giornate, fino alla cucina del Feva di Nicola Dinato, che vanta svariate esperienze lavorative tra cui Le Louis XV di Ducasse a Montecarlo e el Bulli di Ferran Adria.
- Un fine settimana alla scoperta del territorio con la visita alla bellissima Villa Emo, piccolo gioiello palladiano, di Castefranco, con la sua Torre e il suo centro caratteristico, e Treviso con i suoi antichi palazzi affrescati, i canali, i mulini e quella sobria eleganza.
- Ma è stata anche una full immersion nel mondo del radicchio, che può avere diverse declinazioni, non solo salate.
Un esempio la torta "Segno", dolce al Radicchio Rosso di Treviso e la birra "Radicchio", ideata da Ivan Borsatto del Birrificio artigianale "Casa Veccia" in collaborazione con il Presidente del Consorzio di Tutela, modi insoliti di consumare il prodotto anche in diversi periodo dell'anno. - E' stato indubbiamente un weekend utile, perchè mi ha permesso di approfondire la conoscenza su un prodotto che apprezzo particolarmente, ma è stato anche un fine settimana istruttivo sotto un altro punto di vista.
E' bello scoprire realtà nuove, vedere che ci sono aziende che si impegnano per svolgere il proprio lavoro nel rispetto dell'ambiente, perchè questo è quello che lasceremo ai nostri figli e per tale motivo va preservato, vedere che ci sono giovani, che si impegnano, si formano all'estero come nel caso di Nicola Dinato e poi tornano a casa per portare avanti un progetto.
Sentir parlare persone come Ivan Borsato, che ha avuto il coraggio di lasciare l'attività svolta per 13 anni "inventarsi" un nuovo lavoro e svolgerlo con passione e perizia, è come un'iniezione di energia.
Il territorio offre tantissime opportunità per un fine settimana piacevole: se una volta o l'altra avete un paio di giorni, fateci un pensiero, sono certa che non ne rimarrete delusi.
2 colazioni a letto
Ciao Sabrina, come capirai, ho difficoltà a seguire i post con i tweet ma ho riconosciuto Alessandra, tu e, ovvio, il meraviglioso radicchio. Mi racconterai? A me piace andare "oltre" e chissà che non ci vada davvero a trovarli. Baseto.
RispondiEliminaCiao Libera, ti racconterò tutto con piacere, è stata decisamente un'esperienza molto interessante e stimolante dal punto di vista culinario.
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