Bali, per sempre nel cuore
giovedì, settembre 05, 2013Foto Sabrina Lorenzi © CaL |
L'autore dice
che oggi, rispetto al passato, si viaggia alla ricerca di un aspetto della vita
- una filosofia, un atteggiamento - che nel nostra realtà non abbiamo:
viaggiamo per trovare ciò che non ci è familiare, ma che è importante per la
nostra crescita, sia esso un modo per educare i nostri figli, organizzare lo
spazio di lavoro, rapportarci con la natura o il nostro corpo.
La visione del
viaggio di de Botton mi ha colpito, forse perché è assolutamente in linea con
il mio pensiero: il viaggio assume un significato autentico solo se riesce ad
arricchirmi e aggiungere delle tessere al mosaico della mia vita.
Anche a mio
parere un viaggio dovrebbe offrire qualcosa che manca nella vita chi lo
intraprende, e quello fatto assieme alla mia famiglia a Bali quest'estate ha
assolto appieno al suo compito.
Iniziamo col
dire che Bali non è il paradiso che spesso viene dipinto e si è impresso
nel'immaginario collettivo di noi occidentali
Bali è
innegabilmente caotica, soprattutto a sud: le macchine e i motorini sono ovunque, e sfrecciano senza alcun rispetto delle regole della
strada. I mezzi sono spesso antiquati e nelle città di conseguenza l'aria diventa densa di smog.
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Tutto ciò che
non viene bruciato si trova sparso in altre aree, ad esempio vicino ai fiumi, o
in alcuni boschetti, e sono cose che fanno proprio male a vedersi.
Nei luoghi
turistici il balinese diventa piuttosto insistente con gli stranieri: le
offerte di massaggi, taxi, guide non si contano, in più per gli acquisti è
necessario contrattare a meno che non si scelga di accettare le proposte dei
commercianti, i quali generalmente propongono prezzi "fuori mercato".
I tentativi di
raggiro non mancano e più in generale piccole "furberie" a danno del
turista sono piuttosto comuni.
Ma Bali è anche
un luogo permeato di spiritualità, un posto dove nei piccoli villaggi la gente
ti sorride e apre le porte della sua casa ed è pronta ad accoglierti nella
propria vita quotidiana scandita da offerte, riti e cerimonie.
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Bali è il verde delle sue risaie, le file di anatre che camminano in fila sugli argini, i contadini con cappelli di paglia che setacciano il riso , gli infiniti canali di irrigazione che corrono lungo tutta l'isola.
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E poi ci sono i templi, alcuni piccoli e curatissimi, altri imponenti e maestosi, altri ancora suggestivi, in posizioni mozzafiato.
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E ci sono
persone speciali, come Wirta, che ci ha accompagnato in giro per l'isola per
sette giorni, dimostrandosi un'ottima guida, un driver perfetto e un uomo
sempre attento alle esigenze della nostra famiglia, non ultime quelle di
Camilla.
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In sette giorni
è diventato per noi un amico. Difficilmente potrò dimenticare l'offerta che
quotidianamente sistemava sul cruscotto della macchina, i pranzi consumati
assieme nei warung, la delicatezza con cui "soccorreva"ogni piccolo
insetto, che entrava inavvertitamente nella macchina, il suo perenne buonumore,
la voglia di trasmettere con entusiasmo tutta la sua conoscenza, il modo
garbato di confrontarsi con noi sulle diverse abitudini e il momento che dedicava
sempre all'offerta e alla preghiera quando andavamo in visita ai templi.
Bali è un
piccolo microcosmo dove ognuno può trovare quello che desidera: spiagge
turistiche alla moda con strutture lussuosissime, splendidi reef per il surf,
sonnacchiose località balneari fuori dal tempo dove praticare lo snorkeling, ma
può essere anche un luogo di riflessione sui valori, sulla vita e sulla
spiritualità e questo per me lo ha reso un luogo prezioso, nonostante le sue
contraddizioni.
Foto Sabrina Lorenzi © CaL |
3 colazioni a letto
Che belle foto sabri. Ho viaggiato parecchio e so che i posti non sono mai come ce li immaginiamo guardando le foto di una rivista. Ma secondo me è proprio quello il bello del viaggio, scoprire come vivono veramente, le cose belle ma anche quelle meno belle
RispondiEliminaChe belle foto sabri. Ho viaggiato parecchio e so che i posti non sono mai come ce li immaginiamo guardando le foto di una rivista. Ma secondo me è proprio quello il bello del viaggio, scoprire come vivono veramente, le cose belle ma anche quelle meno belle
RispondiEliminaSi hai ragione, il bello del viaggio è scoprire i diversi aspetti di un paese. La cosa che mi piace di più è comprendere usi, abitudini , parlare con le persone, si può imparare così tanto da questi scambi :-)
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