Confettura di prugne con uvetta e cognac
giovedì, ottobre 29, 2009Non ho mai parlato delle confetture perché non ne preparo spesso e, ammetto, in tal senso ho pure dei gusti un po' difficili.
Mi spiego meglio: innanzitutto appartengo alla fazione contraria alla pectina industriale, non amo confetture troppo dolci e quelle in cui la frutta è ormai diventata irriconoscibile, sia rispetto al colore sia alla consistenza.
Non c'è peraltro in famiglia una grande tradizione in questo senso e, anche se la pectina non entrava in casa, quelle poche volte che ci si lanciava nell'avventura delle confetture casalinghe veniva fatto l'esatto opposto dei miei desiderata: confetture generalmente cotte a lungo, zuccherine e con la frutta frullata.
Mi spiego meglio: innanzitutto appartengo alla fazione contraria alla pectina industriale, non amo confetture troppo dolci e quelle in cui la frutta è ormai diventata irriconoscibile, sia rispetto al colore sia alla consistenza.
Non c'è peraltro in famiglia una grande tradizione in questo senso e, anche se la pectina non entrava in casa, quelle poche volte che ci si lanciava nell'avventura delle confetture casalinghe veniva fatto l'esatto opposto dei miei desiderata: confetture generalmente cotte a lungo, zuccherine e con la frutta frullata.
Questa volta però, complice il possesso di un discreto quantitativo di prugne, mi sono messa alla ricerca di qualcosa di buono. La rete è sempre ricca di consigli, e così sono partita da una ricetta che trovate qui . La versione originale includeva anche le noci, ma per me erano veramente troppo: così, togliendo ingredienti, modificando quantità e metodo di cottura, sono arrivata a questa confettura che mi ha soddisfatto, perché la trovo insolita e particolare.
Il metodo di cottura applicato è quello ormai molto noto di Christine Ferber: prima o poi devo assolutamente comperare il suo libro! (per chi è interessato al metodo qui, Rossella, a fondo pagina, ne riassume i tratti caratteristici)
Il metodo di cottura applicato è quello ormai molto noto di Christine Ferber: prima o poi devo assolutamente comperare il suo libro! (per chi è interessato al metodo qui, Rossella, a fondo pagina, ne riassume i tratti caratteristici)
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Martina " Con le dita nel barattolo"
Confettura di prugne con uvetta e cognac
Ingredienti per 3-4 vasetti medi1 kg di prugne al netto del nocciolo
700 gr di zucchero
il succo di 1/2 limone
100 gr di uvetta sultanina
30 ml di cognac
Lavate e snocciolate le prugne, quindi tagliatele a metà, e da ciascuna metà ottenere 6 pezzetti. Aggiungete lo zucchero e il succo del limone e lasciate macerare per 1 ora.
Passato il periodo di macerazione, aggiungete l'uvetta precedentemente sciacquata e il cognac, e portate a bollore. A questo punto, spegnete la fiamma e lasciate raffreddare. Una volta fredda, trasferite la pentola in frigorifero, copritela con un coperchio e fate riposare per tutta la notte.
L'indomani mattina, rimettete la pentola sul fuoco e portate a bollore e fate cuocere per 10-15 minuti, mescolando spesso.
Verificate la consistenza, versando una piccola quantità di confettura su un piattino e controllando il grado di solidificazione.
Versate il composto nei vasetti precedentemente sterilizzati. Io solitamente li lavo e li metto nel forno freddo, punto a 120° e ce li lascio per circa 5 minuti dal raggiungimento della temperatura.
Tappate i vasi e capovolgeteli in modo che la marmellata venga a contatto con il tappo.
Lasciateli capovolti fino al completo raffredamento. Alla fine dovreste ottenere il classico avvallamento da sottovuoto.
13 colazioni a letto
Ciao sabri, interessante questo metodo di preparazione e cottura.
RispondiEliminaSto imparando un sacco di cose ultimamente e data la mia non verde età il detto "non è mai troppo tardi" calza a pennello.
Buon fine settimana...il prossimo è nostro vero? Un abbraccio dalla "mulona".
Così poco tempo di cottura ? Interessante ma si applica anche ad altra frutta o son le prugne ad avere più pectina di altre ?
RispondiEliminaA parte tutto, bell'idea.
Ciao
Albertone
SOLIDEA: anch'io, da quando ho il blog e bazzico di più in rete ho imparato moltissimo, la trovo una cosa entusiasmante! Il prossimo fine settimana ci si vede, finalmente. Ti scriverò in privato per darti il mio numero di telefono e accordarci meglio. baci
RispondiEliminaALBERTONE: si il metodo prevede una cottura in due tempi e il procediemtno non è sempre uguale dipende dal tipo di frutta: talvolta dopo la macerazione il succo viene filtrato e fatto bollire separatamente e la frutta viene aggiunta solo in un secondo momento. Non sono però una profonda conoscitrice delle ricette della signora. In rete ne trovi parecchie, se vuoi sperimentare, sopratutto tra gli aggregatori/blog francesi, ma anche Sigrid ha già pubblicato qualcosa in proposito. Ho aggiunto sopra il link ad un forum in cui si parla di questo, se vuoi approfondire l'argomento. Io mi faccio un regalo a Natale e mi compro il libro. Ho visto solo l'indice ed è una cosa da paura!
Anch'io ho i tuoi stessi gusti... questa mi sembra buonissima!
RispondiEliminainteressante questa versione, me la segno! baci e buon weekend!
RispondiEliminaOlá amiga!
RispondiEliminaConheci seu cantinho... é tudo de bom!
Lindo, criativo, nutritivo e delicioso!...
Parabéns pelo seu trabalho!
Espero você em:
magiadaines.blogspot.com
Bom fim de semana!
Feliz Halloween!!!!
Beijinhos carinhosos.
Itabira - Brasil
beh diure dire che la marmellata con le prugne mi piace ma con il cognac è super
RispondiEliminaBuona questa marmellata con uvetta e cognac... quasi un dolce anche da sola!
RispondiEliminaIANA: grazie mille
RispondiEliminaMICAELA: buon weekend anche a te
MAGIA DA INES: Grazie vengo a farti visita sicuramente. Buona domenica!
GUNTHER: e il cognac le dà quella “marcetta” in più …
FANTASIE: si Stefania, si potrebbe quasi mangiare al cucchiaio!
Ciao Sabri, ho utilizzato anche io un metodo simile per la confettura di fichi, solo che io avevo trovato di non coprire con coperchi per non bloccare l'evaporazione.
RispondiEliminaCerto che grazie alla rete si imparano sempre nuove cose, è magnifico poter "curiosare" nei ricettari altrui!
a presto
Ciao!! Sono passata per un salutino!
RispondiEliminaCiao Sabri. Bella ricetta di confettura: anche io non amo quelle dolci e diminuisco sempre le dosi di zucchero. Mentre per i tempi di cottura, usando la pectina non ho problemi. Ma questo medodo Ferber mi incuriosisce molto perché, in fondo, la confettura cuoce poco... Mi sa che ci provo prima o poi. Anzi, a giudicare dal tuo risultato, più prima che poi... Brava come sempre! A presto
RispondiEliminaSabrine
MILLA: interessante, questa cosa dell'evaporazione, proverò questa tua variante. Trovo anch'io che sia meraviglioso poter sbirciare qua e là
RispondiEliminaSOLIDEA: ciao bella, la tua torta mi ha conquistato.
SABRINE: Guarda Sabrine, io l'ho trovato molto interessante e voglio provarlo anche con altri tipi di frutta. Ho sbirciato nell'indice del libro della Ferber e ci sono veramente moltissime idee. Ho visto peraltro anche abbinamenti insoliti, ma non "volutamente originali" e per questo mi è piaciuta ancor di più. A presto